LASCIARE CHE GLI UCCELLI MUOIANO
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Sandra D.Lecoq e la sua ospite Virginie Le Touze
Si è diplomata a Villa Arson nel 1996 e vive e lavora a Nizza. Nel ricordo dei gesti analitici di destrutturazione della pittura avviati da Supporti-Superfici, tesse e cuce tessuti multicolori che prendono il posto della barella e della tela, e da qui nascono forme peniche oblunghe e sessuali che si spargono a terra, e a volte sulle pareti, come tante macchie di vernice, polluzioni diurne di un pensiero divertito. La lunga e meticolosa realizzazione del suo lavoro si confronta con la veemenza del suo oggetto, evidenziandone i paradossi e le tensioni interne, suggerendo che è proprio l’inconscio dell'”anima della femmina selvaggia” ad essere all’opera.
Virginie Le Touze è nata nel 1969 a Nizza, dove vive e lavora. Video, fotografie, performance e installazioni si combinano nelle sue opere su una tavolozza di poesie, ricordi, citazioni, allusioni al cinema in bianco e nero, al cabaret, al music-hall e alle canzoni d’amore. In generale, qualunque sia il mezzo adottato, il lavoro di Virginie Le Touze è estremamente meticoloso e preciso. E questo metodo implica la necessità di rifare un gran numero di volte, fino a ottenere gli effetti strutturali attraverso i quali l’artista propone il suo universo di qualità onirica, struggente e distante. I temi dell’arte di Virginie Le Touze hanno il fascino dell’ovvio, trattando tutti i registri, dal popolare al lirico. Sono le cose più essenziali della vita a guidare la sua ispirazione.