Simone Simon


Simone Simon, Senza titolo, dalla serie NU – Zoé, 2019
Mostra dal 27 settembre al 30 novembre 2019
Curatore Chiara Palermo
Presentazione e firma del libro NU, Simone Simon
Prefazione di David Le Breton, testo di Chiara Palermo
Questa mostra propone un paesaggio di corpi e voci. Attraverso le fotografie di alcuni nudi femminili e dei loro spazi di vita, Simone Simon ci offre testimonianze e disegna una mappa di emozioni in cui la nudità rimane sullo sfondo, per lasciare emergere una ridefinizione dell’intimità. La diffusione delle nuove tecnologie sembra offrire spazi non solo per l’esposizione di sé, ma anche per la “mostra del sé” e il disvelamento della vita intima: nel ritmo accelerato dell’autoritratto attraverso il selfie, nella condivisione immediata nei social network, nello spostamento del rapporto tra privato e pubblico nei dispositivi di controllo imposti dalle nostre società.
Le donne che hanno posato nude davanti all’obiettivo di Simone Simon offrono riflessioni a volte esistenziali, a volte estetiche, a volte brutali. Raccontano la loro lotta per essere pienamente se stessi, riappropriandosi della temporalità di una narrazione e di uno scambio che, con la nudità, ridefinisce un’altra visione del mondo. I ritratti realizzati dall’artista sono così costruiti da immagini, testi e voci per ristabilire con questi mezzi una dimensione propria dell’intimo e dei suoi contorni fluttuanti. Contro la proposta di una società che sembra rivelare tutto in trasparenza, la narrazione proposta da Simone Simon offre un’intimità fatta di parole non dette, di costellazione di significati, di condivisione incerta, di dialoghi in divenire.
L’artista propone così una riflessione sui mezzi e sulle temporalità degli scambi che definiscono i nostri territori di intimità.
La filosofa Chiara Palermo, curatrice della mostra, sarà presente all’inaugurazione presso la galleria Eva Vautier di Nizza, insieme a Simone Simon, il 27 settembre 2019.
Simone Simon è fotografa di professione e da quindici anni sviluppa una pratica artistica che combina fotografia, video, registrazioni sonore e testimonianze scritte. Ogni suo progetto è costruito in modo pragmatico, per rendere una realtà cruda e spesso poetica. Ancorata a un approccio sociale e antropologico, Simone Simon cerca nei soggetti che cattura una testimonianza viva, un realismo toccante della vita delle donne in periferia (Les portes du Saint-Pierre, pubblicato da Le Passager Clandestin), del mondo del pugilato (Boxing club, cortometraggio), dell’anonimato (Sur le passage de quelques personnes à travers…), dell’assenza e dell’abbandono (Souriez on se détruit, Ainsi va la lumière) e dei ricordi d’infanzia (Ne regardez pas le renard passer).