Curatore/testo: Bérangère Armand, @wewantarteverywhere

C’è il vostro certificato: quello che preparate, compilate, dimenticate, perdete, cancellate, scaricate, strappate, buttate via. E poi ci sono le testimonianze degli altri: non vi siete mai chiesti quale possa essere il motivo dei passi affrettati di quelle sagome viste nel vostro quartiere ristretto?

Vi invitiamo a entrare nell’intimità dell’attestazione altrui condividendo pubblicamente le attestazioni rivisitate di dieci artisti che trasformano – ciascuno a suo modo – questi passaggi confusi. Questi documenti amministrativi diventano a loro volta autofiction, microfiction, collage fotografico, pittura, disegno, video o animazione. Come piccoli capitoli di un unico insieme, si combinano e si declinano in colori, parole, immagini e personaggi.

Di queste testimonianze, così come delle sagome viste, rimarrà presto solo un vago ricordo, una memoria diffusa. Perché, alla fine, quando il virus sarà un lontano ricordo, cammineremo per strada pensando liberamente a tutto questo con incredulità. E penseremo: “Eppure non ho sognato*.