Natacha Lesueur
Niente più capelli appiccicosi
(anche in caso di pioggia)
Mostra dal 29 gennaio al 26 marzo 2022
Vista della mostra, Natacha Lesueur, Niente più capelli appiccicosi (anche con il bagnato), Galerie Eva Vautier, 2022 © Foto François Fernandez
La galleria Eva Vautier è lieta di presentare la mostra di Natacha Lesueur, Never again sticky hair (even in wet weather), che fa eco alla sua retrospettiva a Villa Medici (Roma), Comme un chien qui danse.
Natacha Lesueur inventa nuove immagini. La loro unicità sta nella stranezza che li abita. I volti e i corpi che ritrae sono quasi sempre quelli di modelli femminili. Attraverso vari processi, l’autrice sovverte i suoi personaggi e ritratti introducendo chimere. La loro forza plastica li pone alla confluenza di pittura, scultura e performance.
VISITA VIRTUALE DELLA MOSTRA
Nella mostra No more sticky hair (even in wet weather), l’artista sviluppa la sua ricerca sulla rappresentazione del corpo femminile mettendo a confronto due serie: Empreintes (1994-1996) e Les humeurs des fées(2020).
Tra il 1994 e il 1996, in resistenza a un vasto sistema di immagini di modelle, decostruendo apparenze codificate e femminilità ideali, Natacha Lesueur marchia le sue modelle con stampe infantili. Il processo di riappropriazione della nudità femminile comporta una frammentazione, un taglio dei corpi, aprendo così la visibilità evitando l’oggettivazione.
Nel 2020, l’artista riprende le sue fotografie a grafite. Reagendo all’abbondanza di volti femminili e alle loro immagini stampate, ingessate e digitali, offre una visione di mogli sbiadite in grisaglia, tra schizzo e apparizione spettrale. Il disegno apre così una dimensione atemporale all’immagine della sposa, invitandoci a esplorare l’identità complessa e potente di questo archetipo femminile.
Il dialogo presentato tra le opere di Natacha Lesueur degli anni ’90 e quelle più recenti sviluppa il suo studio costantemente aggiornato sull’identità femminile, l’apparenza, l’aspetto e il rapporto con l’intimo.
VIDEO
Al piano della galleria, Natacha Lesueur invita Louise Fauroux, Jean-Baptiste Georjon, Alisson Schmitt e Margot Sparkes.
Cinque video, testimoni dei mali della nostra società: tra l’immortalità digitale, il transumanesimo e l’ingiunzione ad avere un bell’aspetto, questo quadruplo sguardo si appropria delle nuove tecnologie per realizzare le proprie visioni.
L’esposizione di queste opere è resa possibile dal prestito del FRAC Poitou-Charentes.