Mostra dal 17 gennaio al 21 febbraio 2015
Gli artisti : Sandra D. Lecoq, Gérald Panighi, Virginie Le Touze, Philippe Jusforgues, Simone Simon, Joseph Dadoune, David Ancelin, Joseph Antoine d’Ornano, Agnès Vitani, Ruy-Blas, Marc Chevalier, Jacqueline Gainon, Frédérique Nalbandian, François Paris, Kristof Everart, Caroline Rivalan, Charlotte Pringuey-Cessac, Ben, Mathieu Alary, Gilles Miquelis, Alice Guittard, Pauline Brun, Johannes Karman, Gregory Forstner, Junko Yamasaki
Dalla matita al gesso, dalla luce al carboncino, le opere presentate sono raggruppate in uno spazio chiuso che si apre su un’infinità di mondi creati da artisti di provenienza diversa come le loro pratiche. Opere riunite proprio per la distanza che producono l’una dall’altra, a volte a un anno di distanza, a volte più lontane, a volte più vicine. Tocchi di colore illuminano i disegni in bianco e nero, le foto e gli schizzi, tutti illuminati dai riflettori delle installazioni e delle sculture. Ciò che li accomuna sono le loro differenze. Non ci sono due artisti che lavorano sullo stesso soggetto, a volte usano lo stesso materiale o la stessa tecnica, ma sono distanti anni luce l’uno dall’altro pur essendo vicini nella comprensione della loro idea di arte. Le opere comunicano, si rispondono, si contraddicono senza litigare in un insieme bello ed eterogeneo.
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