Mona Barbagli
Attraverso vari brani, Mona usa se stessa come un convertitore che riflette e modifica i dati sensibili che cattura, parla dell’essere umano come di una lente che cattura, modifica e ritrasmette le informazioni. Si interroga sulle molteplici nature del linguaggio: corporeo, orale, extrasensibile, come riflessi delle nostre sintesi interiori. Queste sintesi vengono inchiostrate in modo sensibile nel materiale, sia esso cera, tessuto o carta.
Queste trasformazioni sono vincolate da protocolli spesso semplici che forniscono un quadro per la lettura di questi sentimenti catturati. Rivelare alcune sorgenti psicologiche e percorsi di complessità individuale. Grazie all’applicazione di protocolli ricorsivi, si sviluppano supporti di lettura che categorizzano e archiviano le proprie emozioni come una foto sensibile di ogni giorno. Il colore viene utilizzato come vettore di trasmissione non verbale in base all’impatto e alle sfumature che emana. Ad esempio, nel progetto Carrot of Emotion (2020), alla fine di ogni sua giornata, raccoglie l’emozione dominante, trasformandola in colore integrando uno strato di cera pigmentata in cima a un “nucleo sedimentario”.
Sensibile a evidenziare le qualità specifiche dei materiali utilizzati, il tessuto trova il suo posto come supporto memoriale per il corpo e le sue energie. Nei suoi Batik acquosi si combinano tessuti, cere e tinture, dove le loro relazioni plastiche e simboliche si combinano e si oppongono. La cera scava il tessuto e lascia spazio alla diffusione della luce, come una finestra su un’emozione.
La performance, invece, è costruita, rimane la via per un’esperienza fisica ed emotiva in uno spazio. Le performance video, nel loro straripante entusiasmo, lasciano spazio alla derisione e all’umorismo autocritico.
Con One Year Performance, I Love You (2019-2020), Mona si impegna a registrare “I love you” e a trasmetterlo quotidianamente su YouTube, coinvolgendo fisicamente ed emotivamente se stessa e gli spettatori. In un video, Danse Nature, 2021, con palpabile derisione, prende la natura e la sua vita sonora per un nightclub. La serie Proposition d’action essentielle combina foto e testi, invitando il visitatore a riprodurre queste azioni. Tra questi, “Abbraccia la Terra” e “Ama te stesso”.
Lo spettatore prende atto dei protocolli emozionali, decidendo a sua volta di catturarli, coltivarli e trasmetterli, partecipando a sua volta all’opera.
Benoit Barbagli
“Rifletto e osservo i comportamenti individuali, per lo più usando me stesso come cavia, nella speranza di catturare tutta la profondità umana. Gli esseri umani sono tanto imprevedibili quanto complessi. Le emozioni (tradotte in colore nel mio lavoro) sono quelle che danno più intensità, l’eco dell’impulso inconscio del cuore che ci spinge a essere. Mi interessano queste sensazioni, i loro meccanismi di integrazione e diffusione.
La mia pratica è governata da un’analisi sensibile e strutturata del mondo interiore e della sua interazione con il mondo esterno. Utilizzo soprattutto protocolli e un sistema seriale. La molteplicità permette di rivelare i modelli collettivi e di sublimare le variazioni individuali.
I materiali utilizzati sono vettori di sentimenti. Le mie opere propongono allo spettatore talvolta un’osservazione dell’altro, un’eco di noi stessi, talvolta una pausa sugli stati di coscienza e infine un invito all’azione nella consapevolezza dei nostri meccanismi interni.
Mona Barbagli
Vive e lavora a Nizza
MOSTRE
2021
Aeas
Mostra collettiva,
Mostre collettive a Palam,
Villa Caméline (Casa abbandonata), Nizza.
90° sopra il fuoco
Dal 29 maggio 2021 al 26 settembre 2021
Benoit Barbagli, accompagnato dal collettivo Palam,
Albergo Windsor, Nizza
2020
Con piacere
Mostra collettiva,
Galleria Eva Vautier, Nizza.
DOPPIO VETRO
Mostra collettiva,
Galleria dell’OpenSchool des Beaux-Arts de Nantes, Nantes.
IN VITRO IN VIVO
Mostra collettiva.
Mostra-vendita, no-made,
Le Roc Fleuri, Cap d’Ail.
Etre, Exhibition Street
Mostra collettiva proposta dal collettivo Palam, 22 rue Vernier, Nizza.
2017
Giochi da tavolo
Mostra collettiva, Quai Antoine 1er, Monaco. Accrochage con Gilles Desplanques.
U+(x,y,z)=U
Mostra collettiva alla Fondazione Vasarely di Aix-en-Provence. Collaborazione con ESAIP (scuola di ingegneria) e l’associazione M2F Création/ Lab GamerZ. (Arti digitali)
2
015
Dispositivo
Mostra collettiva sulla questione del dispositivo, nell’ambito dell’8° colloquio di scenografia e scenologia organizzato dal Pavillon Bosio.