Marc Chevalier
I dipinti non esistono
Mostra dal 15 febbraio al 30 maggio 2020
Ex studente di Villa Arson a Nizza, Marc Chevalier si è diplomato nel 1993. Ha partecipato alla creazione di La Station nel 1996, poi si è trasferito a Parigi e a Berlino. Tornato a Nizza nel 2012, continua la sua ricerca artistica, tra l’altro, sulla rappresentazione delle parole: l’immagine mentale che creano. È da questo desiderio che è nata la mostra Les tableaux n’existe pas. Propone di trascendere l’idea del quadro. La Galleria Eva Vautier, come un singolare “cubo bianco” imperfetto, con i suoi spigoli e le sue irregolarità, diventa un luogo di fabbricazione alla ricerca della verità dell’immaginario pittorico.
Tra installazione e performance, questa proposta si pone in continuità con il suo intervento durante la mostra Supervues, nel 2016, all’Hôtel Burrhus di Vaison-la-Romaine. Ha dovuto creare un’opera in una stanza d’albergo in tutta fretta. Partendo da ciò che si trova abitualmente, abbastanza neutro da non scontentare nessuno ma non abbastanza originale da lasciare un segno nella mente dell’abitante di passaggio. L’artista si pone quindi il problema della rappresentazione fisica dell’idea del dipinto. È un’immagine? Un dipinto? Un quadro di riferimento? Cosa vi viene in mente quando sentite la parola “pittura”? È un’idea radicale o borghese? Qual è lo scopo del tavolo? Una domanda tira l’altra: il dipinto deve avere uno scopo? Che cosa lo rende un bell’intarsio? È un significante proteiforme? La linea è un tentativo, non necessariamente riuscito, di “dipingere”. Come si realizzerà l’esigenza di rappresentanza?
Vista della mostra
Foto François Fernandez