La sposa del collezionista
Gregory Forstner
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Mostra dal 15 novembre al 3 gennaio
Era alta, era bionda, era la fidanzata del collezionista. Le do dei fianchi nutrienti (oltre ai glutei, mi piacciono i fianchi delle donne), delle spalle da nuotatore (sono un nuotatore), dei capelli giallo Napoli (sono biondo) e un caschetto africano (sono nato in Camerun). Potresti anche dipingere le ragazze che ti piace scopare. Gli stereotipi hanno una pelle rigida, la loro superficie è placcata d’oro. La ragazza desiderata è quindi bionda, lussureggiante, i suoi seni sono duri, le sue labbra sono rosse e lucenti. Il fumo passa attraverso le mie dita. Dipingo con lo zucchero.
Ho un legame diretto con la mia infanzia. Sono lì quando voglio. Quando penso alle nuvole, le immagino blu. In pittura, le montagne sono sempre blu. Il bambino sulla spiaggia disegna la nuvola blu. Anche il cielo è blu e il mare sottostante è anch’esso blu, ma più profondo. Al centro è “vuoto”, è il bianco del foglio che non chiede nulla. Mi ci è voluto molto tempo per dipingere paesaggi. Non ho problemi con il vento, il mare, l’erba, le mucche e tutto il resto. Quando entrano nel quadro, servono a creare una scena. La caduta di Icaro ne è un buon esempio. Il soggetto è sott’acqua, solo i piedi ridicoli e i polpacci in fiamme sono visibili in basso a destra. Nel frattempo, ogni dettaglio del paesaggio permette un’immersione.
L’arte è una compensazione. Il dipinto non cerca di dire nulla. È un momento. Bisogna darsi un pizzicotto per crederci! Non scherziamo, dipingere non è altro che darsi un pizzicotto per crederci. C’è storia e poca storia, ma in verità è sempre una sensazione che scivola via per rinnovarsi altrove e in modo diverso. Ci nascondiamo dietro le immagini degli altri per apparire più grandi. Il resto è conversazione. Gli altri devono divertirsi, non esistiamo da soli. Qui il cielo è azzurro come le sue nuvole, e nel vento la Sposa tira il Collezionista. L’oggetto della figura è la sua presenza, il suo aspetto è il suo effetto. Non cercate altrove. Il bambino inizia a disegnare ciò che gli sembra essenziale, le braccia, le gambe, la testa, e si meraviglia. Sono cresciuta e dipingo ciò che mi piace: seni, occhi, stecche da biliardo, culi e fianchi, subacquei e a volte cani – devi sempre dipingere le cose che vuoi – o quelle che odi.
Preferisco dipingere belle ragazze. A volte le dipinge brutte, ma io le dipingo belle. La pittura a volte decide diversamente, perché con una ragazza succede sempre qualcosa che non si prevede. Nella vita è lo stesso. La ragazza deve lamentarsi un po’ per far girare l’immagine, fa il broncio, una smorfia e noi scoppiamo a ridere. Cercando l’aria della padrona di casa, si buca l’aria del quadro sullo sfondo. Forzando gli stereotipi, la naturalezza esplode. A forza di fare il gesto, se ne va da solo.
Gregory Forstner