Hugues Reip
“Artista versatile, grafico, videoartista, fotografo e scultore, Hugues Reip cerca di far emergere aspetti insoliti e sorprendenti di un oggetto, di un luogo o di una situazione. “Ricordo le incisioni che accompagnavano i racconti di Jules Verne che, rendendo reale l’irreale, evocavano un mondo che avrebbe avuto un corpo, un tempo, uno spazio visibile diverso dal nostro… ma nello stesso luogo”, spiega l’artista. Togliendo gli oggetti banali dalla loro banalità e modificandone gli elementi, come la scala, Reip crea atmosfere irrazionali in cui lo spettatore si trova di fronte a un mondo di oggetti distorti al punto da essere inconcepibili. “Nadine Labedade
“Il suo modo di comporre o creare qua e là tutto un mondo di paesaggi impensabili, miniaturizzati o galattici, a loro volta incantevoli o inquietanti, fatti di proiezioni, di macchie, di collage qua, di illustrazioni là, in una parola, di un insaziabile bric-a-brac, mostra una disposizione creativa che gioca con tutte le considerazioni razionali e con tutte le doxa esclusive. È una fantasia sconfinata la cui unica regola è il puro piacere dell’invenzione plastica, il cui metodo è lo shock dell’ibrido e il cui scopo è l’istruzione di una poetica. Il mondo di Hugues Reip è totalmente fuori sincrono ed è questo che lo rende così incantevole. Nella grande tradizione dei libri di Jonathan Swift, dell’arte plastica di Max Ernst e del cinema di Miyazaki, il suo approccio è un invito a riflettere sul nostro rapporto con la natura e l’ambiente, e persino sul nostro comportamento nei loro confronti. […]. ”
Estratto del testo di Philippe Piguet, curatore della mostra Eyeland al MASC, Musée d’Art moderne et contemporain des Sables d’Olonne, presentata all’abbazia di Saint-Jean d’Orbestier e all’abbazia di Sainte-Croix.
una rosa è una petunia è una mimosa
– 14.06.2022 / 10.09.2022
Vedute della mostra François Fernandez