Natacha Lesueur, incoronata fata
Natacha Lesueur, Fata incoronata, 2021
Monotipo di grafite su stampa fotografica a pigmenti per belle arti, 48 x 48 cm
Firmato, datato e giustificato sul retro 2/3
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La serie degli stati d’animo delle fate
“Per Natacha Lesueur, il corpo è un’immagine, crea un’immagine o funge da superficie di iscrizione. Lavorando principalmente sui ritratti, spesso in serie, predilige la fotografia, in cui le figure femminili occupano un posto di primo piano. Tracce, impronte, posticce, ornamenti o ornamenti, si tratta di deviare, amplificare, traboccare, non senza umorismo o eccesso grottesco. Nelle sue gallerie di ritratti, in cui sfilano fantasmagorie gioiose o spaventose, i capelli, come capirete, hanno il loro posto. Ci sono tiare che impilano scarpe alla moda, qui piumaggi esuberanti o evocazioni topiarie. Copricapi e acconciature sfilano come se facessero parte di una collezione antropologica che registra possibilità tanto stravaganti quanto misconosciute.
Qui sono adornati con capelli grigi e trattati, come di consueto, in grisaglia. La superficie liscia dell’immagine è graffiata, disegnata a penna, una pratica nuova nel suo lavoro, mentre le sue figure sono di solito il risultato di una lunga e meticolosa elaborazione prima dello scatto. Per esempio, questa sposa ridisegnata, o questa fata della casa che ironizza sugli stereotipi degradanti e maschilisti legati alle cosiddette casalinghe sotto o sopra i cinquant’anni. Fata pirata o fata razzo, con, come dice lei, “fumi auratici, fiamme dinamiche e combustioni inquietanti”, eccoli qui, a stravolgere incarichi e a esibire identità complesse. Con un’arte maliziosa del contrappunto, Natacha Lesueur rilancia così il gioco dei ruoli, delle apparenze, della vernice delle immagini e della fotografia.
Testo per la mostra di Natacha Lesueur al Printemps de Septembre, Tolosa, 2021