Béatrice Lussol, 580

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Béatrice Lussol, 580, 2020

Acquerello e matita

100 x 100 cm

Telaio bianco

 

Béatrice Lussol lavora ossessivamente con la vulva, moltiplicandola per creare paesaggi vibranti, teatri di dettagli magici. Utilizza il collage, la scrittura, la pittura e il disegno, e l’acquerello, il cosiddetto medium del tempo libero, per creare un corpus di opere che considera impegnate e femministe. Utilizza la morbidezza rosata dell’acquerello, la sua qualità umida, quella delle mucose e della carne, esplicita, volatile, profonda, leggera e diretta, dando vita a finzioni o organi contorti, divertenti e/o inquietanti, rifugi di elementi nutritivi ed energetici, fino a sbriciolarsi, in frammenti, in una relativa astrazione.

 

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