Agnes Vitani, Trappole per dita, Hors d’œuvre
Agnes Vitani, Trappole per dita, Hors d’œuvre, 2021
Guanti da costruzione, materozze di cemento, metallo, cotone, 31 x 38 x 35 cm
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L’opera di Agnès Vitani, nata dalla sua pratica pittorica, stabilisce una simbiosi tra reale e astratto secondo un principio di tracimazione e contaminazione.
La raccolta, lo spoglio, sia reale che attraverso foto, video, di tutte queste piccole cose dell’ordine del banale alimentano il suo lavoro. Il suo museo immaginario comprende il film Les glaneurs di Agnès Varda, Les Petits portraits di Alain Cavalier, l’Arte Povera, le opere di Philip Guston e Liz Magor.
Le Trappole per le dita presentano mani vestite, adornate e che giocano con noi… I guanti sono una parte ricorrente e abbastanza frequente della trofei urbani, guanti per lo più spaiati, guanti da lavoro (guanti da netturbino, guanti da cantiere), guanti sportivi (guanti da moto o da bicicletta), guanti in pelle…
“È iniziato quando ho voluto fotografare L’inchiostrazione delle mie mani dovuta alla manipolazione dei feltri nel laboratorio, questo giornale ha dato Encoloradas. Ho Ho usato guanti di vinile come contrappesi per alcune sculture, che sono anche testimoni di questo lavoro: nodi e zombie.
Le trappole per le dita sono costituite da guanti che sono stati indossati e poi persi da sconosciuti, e ne conservano i segni. Alcune trappole sono realizzate con guanti donati perché impossibili da vendere, sono importati e sembrano zampe di insetti. La seconda vita di queste piccole cose ha evocato un mondo immaginario che spazia dal registro vegetale a quello animale e umano, l’assemblaggio di queste piccole sculture richiama la rizomi, pelli e bronzo, l’associazione di frammenti di bitume, nuclei di cemento e resti di rocce. evoca il paesaggio urbano e le sue molteplici stratificazioni, ma tutto ciò ha a volte ricorda stranamente il mondo marino. Alcuni vedranno alcuni echi dell’universo assurdo e poetico dei surrealisti…
Richard Brautigan in “ Taccuino di un ritorno da Troia” inizia con un riferimento a una scarpa nel mezzo di un incrocio solitario di Honolulu… Quasi ossessionante… La cui storia rimarrà per sempre sconosciuta…”. “Sotto gli auspici di questo promettente inizio, continuerò a descrivere il viaggio di qualcuno…”.
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